#VeneziaMorta ha smosso le acque e #cantiererusso cavalca l’onda: le esibizioni pubbliche continuano nelle calli, nei sotoporteghi e nei giardini di Venezia per far vivere l’arte in questo periodo in cui sembra inutile, impossibile e pericolosa. Non lo è e lo vogliamo ben dire. Troviamo modi per farla fiorire accanto a noi per smettere di sopravvivere a questo periodo e viverlo.
#cantiererusso si propone di mostrarvi pezzi di arte e di vita dall’Est.
LA PANCHINA
Alla fine di marzo il governatore ha introdotto un regime di autoisolamento nella regione di Sverdlovsk (urali-russia). Io Lavoravo da casa e potevo riprendere solo quello che vedevo dalla finestra: il cortile dell'edificio di cinque piani dove abito. Durante questo periodo, il cortile divenne un luogo che cercava di conciliare le direttive delle autorità con il naturale desiderio di una persona di stare all'aria aperta. La gente si sedeva sulla panchina al mattino, al pomeriggio e alla sera, cercando di ristorarsi e condurre una vita normale. Poi si rimettevano le loro mascherine e se ne andavano. Nessuno sa come andrà a finire.
Per gentile concessione di Slava Soldatov (@gazingshoe1984)
Esposizione fotoografica visibile per pochi giorni presso il Sotoportego del Vin, tra Rialto e San Marco, dietro la chiesa di San Zulian.
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