Sull'Assurdità dei Prezzi

Zona Dorsoduro. Ho bisogno di comprare frutta. Mi sono appena trasferita in questa zona e, invece di andare in un supermercato, (l’unico vicino è il Conad di Zattere) mi imbatto in un fruttivendolo nelle vicinanze. Mi piacciono le piccole attività, preferirle ai supermercati è un buon modo per supportare l’economia locale, è bello rapportarsi direttamente con qualcuno e di solito hanno anche prodotti migliori. 

I prezzi di questo locale non sono esposti, ma il negozio ha appena aperto quindi non penso ci sia nulla di strano e dopo di me ci sono in fila alcune persone, veneziane, quindi davvero non mi sembra un luogo “turistico” (sì, perché ormai bisogna fare questa distinzione anche fra i negozi che vendono alimentari). Peccato però che per 5 pesche e 4 kiwi io abbia pagato 14 euro e 40 centesimi, per frutta tra l’altro super acerba, che si è poi rovinata nel giro di due giorni, la peggiore, credo, mai comprata nella mia vita. 

Sono stata evidentemente scambiata per una persona che non sarebbe tornata più in quel posto (turista? Ipotizzo questo vista forse la giovane età e il mio accento non veneto). Non mi dilungo sull’immoralità del praticare prezzi diversi a seconda di chi si ha davanti (sperimentata in seguito in tanti bacari veneziani). Più che altro il negozio in questione ha perso un potenziale cliente fisso, visto che vivo a pochi passi da lì e svariati altri, visto che lo sconsiglio a tutti i miei coinquilini e a chiunque appena arrivato a Venezia mi chieda dove andare a comprare la frutta. 

Non mi piace la lamentela fine a se stessa e vorrei che semmai qualche veneziano proprietario di una qualsiasi attività a Venezia arrivasse a leggere quello che ho scritto qui, possa riflettere un po’ su quanto sia stupido fare prezzi diversi, su quanto sia stupido proporre prezzi assurdi, su quanto sia stupido pensare che fregando qualcuno si possa guadagnare in modo facile, quando in realtà è solo un’illusione e in quel momento si sta perdendo molto di più in termini di denaro, clienti, credibilità e dignità.

Chiara

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